La Renault 4 compie 60 anni

Nel 1961 fece il suo debutto l’auto blue-jeans, così come il visionario Pierre Dreyfus, Ceo di Renault, definì la Renault R4 in uscita dallo stabilimento della Losanga alla Ile Seguin, sulla Senna.
Ne vennero realizzati molti prototipi anche per collaudare diversi motori 2 e 4 cilindri, con raffreddamento ad aria o ad acqua. Come raramente si faceva all’epoca le auto in prova percorsero strade e sterrati di tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Svezia passando per la Sardegna o la Guinea e sperimentarono le condizioni di guida più estreme. Vari prototipi, codice 112, furono spediti ovunque a macinare chilometri, dal caldo del Sahara al freddo del Minnesota. Ma anche in Messico, Scandinavia ed Australia: una task force senza precedenti per eliminare ogni possibile difetto al momento del lancio.
La Renault 4 era disponibile in 3 versioni. La tipo R1120 con motore 747 cc da 26,5 Cv è davvero spartana con indicatore livello carburante manuale nel serbatoio, nessun pannello laterale posteriore, una sola visiera parasole, nessuna calotta copricerchio, nessun rivestimento sulle porte, nessun cielo, riscaldamento senza ventilazione, paraurti tubolare verniciato. A questa si affianca la R4L (lettera che sta pomposamente per Limousine (anche tipo R1120) che ha lo stesso motore della R4 base, ma con finiture decisamente migliori. Infine, la poco nota R3 (tipo R1121) identica alla R4, ma con un motore 603 cc da 22,5 Cv che beneficia di 3 Cv di potenza fiscale. Da allora la Renault R4, che nel 1965 diventa semplicemente Renault 4, beneficiò di innumerevoli miglioramenti tecnici e divenne ancora più popolare grazie alla lungimirante strategia di lanciare serie limitate 'ritagliate' su misura per fasce di utenti.
La Renault 4 aveva una personalità originale e ben definita e vantava soluzioni mai viste prima, come il motore raffreddato a liquido con circuito sigillato, una tecnica adottata negli anni a venire da tutti i costruttori del mondo, e nessun punto di ingrassaggio, riducendo i costi di gestione al minimo.
Una delle utilitarie che hanno segnato una tappa fondamentale nel progresso automobilistico, contribuendo alla motorizzazione di massa in molti Paesi. Prodotta in 8,13 milioni unità, sempre giovane e scanzonata in tante versioni e serie speciali, proseguirà la sua carriera fino al 1992.
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