Joe Biden e la sua Corvette

Il 46° Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden non ha mai fatto mistero che gli piace la velocità, ma non potrà più mettersi al volante per un bel pezzo, visto che il protocollo di sicurezza della Casa Bianca gli vieta di guidare su strade aperte al traffico; una limitazione che ha dovuto già rispettare durante gli otto anni come vice di Obama, in cui si è concesso solo una manciata di eccezioni. Oltre all’ideologia politica, presenta un’altra differenza rispetto al suo predecessore Donald Trump, che ostentava il suo status andando in giro con supercar fiammanti o limousine potentissime: Biden è un vero cultore dell'automobile e della sua essenza.
La sua passione per i motori viene da lontano. Sapete qual è la sua auto del cuore? Una Chevrolet Corvette Stingray verde del 1967 che ricevette quando sposò la prima moglie Neilla Hunter (che sarebbe poi morta nel 1972 in un incidente stradale insieme alla piccola figlioletta di soli 13 mesi) come regalo di matrimonio dal padre Joseph, che era direttore vendite di una concessionaria Chevrolet di Wilmington nel Delaware. Un uomo tutto di un pezzo, come dimostra un aneddoto raccontato dallo stesso Joe in un’autobiografia. Si licenziò da una concessionaria dopo che il proprietario, durante una festa aziendale di Natale, lanciò un secchio di dollari d’argento sulla pista da ballo, ridendo poi di gusto dei dipendenti che li raccoglievano da terra.
Papà Biden non aveva i soldi necessari all’acquisto della vettura desiderata. Ideò, allora, un singolare piano. Joe possedeva già una Chevy, la futura consorte Neilla una Pontiac Tempest. Con la scusa di fare il tagliando, le mise in permuta per ottenere così la Corvette Stingray. Quando Joe e Neilla vennero convocati in officina per ritirare le loro auto, si trovarono di fronte la muscolosa vettura.
Biden non ha mai venduto la sua Chevrolet, continuando a curarla con passione maniacale, lavandola personalmente con secchio e spugna. La potentissima decapottabile monta ancora un V8 5.4 litri da 350 cavalli, abbinato ad un cambio manuale a 4 velocità, in grado di far accelerare la macchina da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi. Un vero e proprio gioiellino, all’epoca costato 5.600 dollari, e che oggi, qualora venisse messo all’asta, non verrebbe venduto per meno di 90.000 dollari circa.
Quanto al futuro, Biden ha già dato prova delle sue capacità in ambito automotive, visto che negli anni della presidenza Obama ha avuto un ruolo importante nelle trattative con Sergio Marchionne e FCA. Nel suo programma elettorale ha previsto un corposo supporto al rinnovamento del parco circolante americano, con l’installazione di mezzo milione di punti di ricarica entro il 2030 ed il ripristino del tax credit di 7.500 dollari per l’acquisto di auto elettriche che Trump aveva abolito.
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